Nel futuro: agenda 2030
Auto diesel, stop dal 2035: cosa cambierà?
Il divieto di vendita di nuove auto diesel dal 2035 è una delle misure più recenti e importanti adottate dalla Comunità Europea. Ma cosa cambierà esattamente con questa nuova e innovativa normativa? Con il divieto di produzione delle vetture nuove con motore a combustione, l’Unione Europea ha deciso di porre fine definitivamente alla produzione e alla vendita di auto diesel e benzina (inclusi gli ibridi) entro il 2035.
Questa misura è stata presa per ridurre drasticamente le emissioni di gas serra e migliorare significativamente la qualità dell’aria. In sostanza, dal 2035 non sarà più possibile acquistare nuove auto diesel. Tuttavia, le auto diesel già in circolazione potranno continuare a circolare e ad essere vendute fino a quando, arrivate a fine vita, non saranno sostituite da alternative più recenti.
Si potranno vendere ed acquistare auto diesel usate nel 2035?
Sarà possibile rivendere o acquistare auto diesel usate sul mercato, ma si tratterà di un segmento destinato a ridursi sempre più nel tempo.
Dal 2035 infatti, le uniche auto nuove che potranno essere immatricolate nell’Unione Europea saranno quelle elettriche o a idrogeno, che non producono emissioni di CO2. Questo comporterà una trasformazione del settore automobilistico, che dovrà investire in nuove tecnologie e infrastrutture per garantire la mobilità sostenibile dei cittadini.
Alcuni produttori di auto di lusso, come Ferrari, Lamborghini e Maserati, avranno una deroga di un anno per adeguarsi al divieto. Mentre altri stanno studiando soluzioni alternative come i carburanti sintetici, che sono compatibili con i motori termici ma hanno un impatto ambientale minore. Si tratta quindi di una sfida importante ma anche di un’opportunità per rendere il trasporto più ecologico e innovativo.
Secondo un rapporto di BloombergNEF, i veicoli elettrici rappresenteranno il 58% delle vendite globali di auto entro il 2040. Tuttavia, ci sono ancora molte sfide da superare per rendere i veicoli elettrici più accessibili e convenienti per tutti. Tra queste, ci sono lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica, la riduzione dei costi delle batterie, la garanzia dell’approvvigionamento di energia rinnovabile e la gestione del riciclo dei materiali.
In Europa, alcuni paesi membri dell’Unione chiedono di considerare anche i carburanti sintetici come un’alternativa carbon neutral ai combustibili fossili. Si tratta di sostanze create mediante un processo chimico che produce carburante a partire dall’idrogeno e dalle energie rinnovabili. Questo tipo di carburante potrebbe essere usato nelle auto con motore diesel, o termico in generale, senza dover incorrere in modifiche sostanziali ai veicoli.
Indipendenza energetica dell’UE
Un motivo fondamentale del cambiamento, spesso non considerato, è quello di aumentare l’indipendenza energetica dell’UE, che attualmente dipende in gran parte dalle importazioni di petrolio da paesi terzi. Il diesel, in particolare, è un prodotto derivato dal petrolio che richiede processi di raffinazione complessi e costosi. Sostituire il diesel con fonti di energia rinnovabile, come l’elettricità prodotta da solare, eolico o idroelettrico, significa ridurre la dipendenza da fornitori esterni e aumentare la sicurezza energetica dell’UE.
Uno stimolo per l’innovazione
Infine, un motivo economico è quello di stimolare l’innovazione e la competitività dell’industria automobilistica europea, che deve adeguarsi ai nuovi standard ambientali e alle nuove esigenze dei consumatori. Le auto elettriche sono già più convenienti in termini di costi operativi rispetto alle auto a benzina o diesel, perché richiedono meno manutenzione e hanno un prezzo dell’elettricità inferiore a quello del carburante.
Tuttavia, le auto elettriche sono ancora molto costose da acquistare e mantenere, a causa del costo delle batterie, delle limitazioni di autonomia e della scarsa diffusione delle infrastrutture di ricarica. Il divieto di vendita delle auto a combustione interna dal 2035 dovrebbe incoraggiare i produttori a investire nella ricerca e nello sviluppo di veicoli elettrici più accessibili e performanti, creando nuove opportunità di mercato e occupazione.